Anche solo 30 anni fa parlare di regimi alimentari alternativi era un argomento di nicchia. Vegani e vegetariani erano una sparutissima minoranza di persone che sceglievano di astenersi, totalmente o solo in parte, dal consumo di carne e pesce e loro derivati, difficilmente trovavano fuori casa un menu pensato per loro e non esistevano nei supermercati proposte vegetali che fossero anche gustose e facili da preparare. Benché queste pratiche abbiano una storia molto antica, in pochi in Occidente seguivano questi regimi alimentari. Per le persone vegane e vegetariane, quindi, occorreva occuparsi in casa di trasformare i vegetali in piatti golosi e nutrizionalmente bilanciati.
Ma siete sicuri di sapere cosa significa essere vegetariani o vegani? Quali siano le differenze tra questi due regimi alimentari e quali i punti in comune? Scopriamoli insieme
Cosa vuol dire essere vegetariani?
Come prima cosa occorre specificare che esistono molti approcci diversi al vegetarianismo. Solitamente chi segue un regime alimentare vegetariano non consuma carne e pesce e basa principalmente il suo regime alimentare sull’assunzione di cibi vegetali come cereali e pseudocereali, legumi, verdura, frutta fresca, funghi, alghe, frutta secca e semi oleosi. Le diverse sfaccettature della nutrizione vegetariana assumono nomi diversi: i latto-ovo-vegetariani sono coloro che mangiano tutti i derivati animali, ma esiste anche chi ne esclude alcuni e quindi questi vegetariani si possono classificare in ovo-vegetariani (quelli che non consumano latte) e in latto-vegetariani (quelli che non mangiano uova).
È facile capire dunque perché un’alimentazione vegetariana corretta,, debba basarsi sulla scelta ragionata e consapevole delle quantità e della tipologia di vegetali e derivati animali consumati e perché per soggetti in particolari fasi della vita come l’infanzia, il periodo della crescita, la gravidanza o la vecchiaia, gli esperti concordano nel sostenere che occorra consultare un nutrizionista per capire insieme qual è il piano alimentare più adatto a sopperire al bisogno nutrizionale di ciascun individuo. Ma prima di affrontare le criticità che possono derivare dalla scelta di un approccio vegetariano o vegano scopriamo insieme cosa vuol dire seguire una dieta vegana.
Cosa mangia chi è vegano?
Chi sceglie un regime alimentare vegano non consuma alcun tipo di alimento di origine animale. Non mangia carne e pesce, si astiene dal consumo di latte e derivati, uova, miele e prodotti dell’apicoltura ma anche dal consumo di quegli alimenti che insospettabilmente usano per la loro produzione ingredienti animali come alcuni tipi di vino o di zuccheri o gelatine. La loro dieta si basa solo sul consumo di vegetali comprese anche alghe e funghi.
Come sottolineato anche per i vegetariani, soprattutto per i vegani vale la considerazione che questo regime alimentare deve essere correttamente studiato in accordo con il proprio medico ed evitando categoricamente il fai da te. Le carenze nutrizionali, infatti, possono determinare in soggetti veg da lungo tempo o anche che abbiano cambiato le abitudini alimentari onnivore da poco, gravi deficit.
Quindi, per vegetariani e soprattutto vegani sarà necessario assumere una quantità maggiore di proteine rispetto a quelle che si consigliano a un onnivoro poiché le proteine vegetali sono meno digeribili di quelle animali. Quindi largo spazio ai legumi, ai cereali, ai pseudo cereali e ai derivati della soia. I vegani e i vegetariani dovranno introdurre un giusto quantitativo di grassi grazie agli alimenti come l’olio di oliva, semi oleosi e frutta secca. Occorrerà integrare fonti di vitamina B12 e acidi grassi Omega-3 e inserire nella dieta alimenti ricchi di calcio, ferro e zinco, mentre l’assunzione di molta verdura di certo non farà mancare ai vegani molte fibre.
In sintesi, occorre affidarsi a un esperto di nutrizione e variare la dieta a seconda delle necessità specifiche di ciascun individuo, per un regime alimentare che garantisca la giusta dose di nutrienti e di energie per affrontare la vita quotidiana.